"PEL DI CAROTA"
il modo più dolce di mangiare le carote
"Chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
e anche se la paura fa tremare
non ho mai smesso di lottare"
e anche se la paura fa tremare
non ho mai smesso di lottare"
INGREDIENTI (per circa 6 monoporzioni )
-
Per la torta di carote
-
160 g di carote
-
160 g di mandorle tostate
-
220 g di uova
-
160 g di zucchero
-
75 g di farina debole
-
15 g di lievito in polvere
-
15 g di grappa
-
qb zenzero in polvere
-
Per la marmellata di arance
-
200 g di polpa di arance
-
80 g di zucchero
-
qualche goccia di succo di limone
-
qb buccia di limone grattugiata
-
Per decorare/impiattare
-
qualche mandorla pelata e tostata
-
qb zucchero a velo
PREPARAZIONE
Per la torta di carote
Per prima cosa divido i tuorli dagli albumi.
Nei tuorli stempero lo zenzero. Aromi e spezie vanno sempre incorporati con un grasso per amplificarne il sapore.
In planetaria (dopo avere applicato la frusta) monto a crema i tuorli con lo zucchero. E' importante che assuma una consistenza cremosa quasi biancastra.
A questo punto incorporo la farina ed il lievito setacciati, a seguire la grappa.
A parte frullo le carote e le mandorle tostate e, con l'aiuto di un lecca pentole, incorporo al composto.
Questa operazione ci porta a due risultati diversi:
più frulliamo finemente le carote e le mandorle più il nostro dolce risulterà compatto.
Al contrario, se lasciamo carote e mandorle più grossolane, il dolce sarà più poroso e soffice,
(lo stesso che possiamo ottenere con la torta caprese)
Io personalmente preferisco percepire la granulosità di mandorle e carote
ed avere un dolce più soffice.
Monto a neve ben ferma gli albumi e li incorporo avendo cura di eseguire questo passaggio in 3-4 step per non smontare il composto ma, al contrario, per dare "aria" al dolce.
Il forno dovrà essere preriscaldato a 180° (forno statico).
Verso la massa negli stampi monoporzione opportunamente imburrati ed infarinati o spruzzati di staccante spray.
Inforno e porto a 160°C per 20-25 minuti.
Io verifico la perfetta cottura con la sonda: 96°C al cuore del dolce.
Tolti dal forno tolgo dallo stampo, lascio raffreddare per circa 30 minuti e successivamente li metto in frigorifero per altri 30 minuti (l'ideale sarebbe mettere i tortini appena sfornati in abbattitore e portarli a +4°C)
Questa operazione è importante per aumentare la conservabilità del dolce.
Per la marmellata di arance
Metto gli spicchi di arancia privati della parte bianca in pentola, unisco il succo di limone e la buccia grattugiata del limone, porto a bollore, incorporo lo zucchero e riporto nuovamente a bollore.
Frullo il composto, lascio raffreddare e in seguito metto in frigorifero per 30 minuti (oppure metto in abbattitore e porto a +4°C)
CONSERVARE/SERVIRE
I tortini alla carota vanno conservati in frigorifero ma gustati a temperatura ambiente.
A me piace molto servirli capovolti, tagliati in due e sfalsando leggermente le due metà, spolvero di zucchero a velo, al centro verso un goccio di marmellata di arance e posiziono verticalmente una mandorla tostata.
Accompagno con marmellata di arance.
Si conservano in frigorifero diversi giorni.
Forse
è vero, mi sono un po’ addolcita
la
vita mi ha smussato gli angoli
mi
ha tolto qualche asperità
Il
tempo ha cucito qualche ferita
E’
una regola che vale in tutto l’universo
Per
tutto quello che è giusto
e
forse tolto anche ai miei muscoli un
po’ di elasticità
ma
non sottovalutare la mia voglia di lottare
perché
è rimasta uguale
non
sottovalutare di me niente
sono
comunque sempre una combattente
chi
non lotta per qualcosa ha già comunque perso
e
anche se la paura fa tremare
non
ho mai smesso di lottare
per
ogni cosa che ho desiderato
per
chi mi ha chiesto aiuto
per
chi mi ha veramente amato
e
anche se qualche volta ho sbagliato a qualcuno
non
mi ha ringraziato mai
so
che in fondo ritorna tutto quel che dai
Perché
è una regola che vale in tutto l’universo
chi
non lotta per qualcosa ha già comunque perso
e
anche se il mondo può far male
non
ho mai smesso di lottare
E’
una regola che cambia tutto l’universo
perché
chi lotta per qualcosa non sarà mai perso
e
in questa lacrima infinita
c’è
tutto il senso della vita
E’
una regola che vale in tutto l’universo
chi
non lotta per qualcosa ha già comunque perso
e
anche se il mondo può far male
non
ho mai smesso di lottare
E’
una regola che cambia tutto l’universo
perché
chi lotta per qualcosa non sarà mai perso
e
in questa lacrima infinita
c’è
tutto il senso della mia vita
INGREDIENTI (per circa 6 monoporzioni )
Per la torta di carote
160 g di carote
160 g di mandorle tostate
220 g di uova
160 g di zucchero
75 g di farina debole
15 g di lievito in polvere
15 g di grappa
qb zenzero in polvere
Per la marmellata di arance
200 g di polpa di arance
80 g di zucchero
qualche goccia di succo di limone
qb buccia di limone grattugiata
Per decorare/impiattare
qualche mandorla pelata e tostata
qb zucchero a velo
PREPARAZIONE
Per la torta di carote
Per prima cosa divido i tuorli dagli albumi.
Nei tuorli stempero lo zenzero. Aromi e spezie vanno sempre incorporati con un grasso per amplificarne il sapore.
In planetaria (dopo avere applicato la frusta) monto a crema i tuorli con lo zucchero. E' importante che assuma una consistenza cremosa quasi biancastra.
A questo punto incorporo la farina ed il lievito setacciati, a seguire la grappa.
A parte frullo le carote e le mandorle tostate e, con l'aiuto di un lecca pentole, incorporo al composto.
Questa operazione ci porta a due risultati diversi:
Monto a neve ben ferma gli albumi e li incorporo avendo cura di eseguire questo passaggio in 3-4 step per non smontare il composto ma, al contrario, per dare "aria" al dolce.
Nei tuorli stempero lo zenzero. Aromi e spezie vanno sempre incorporati con un grasso per amplificarne il sapore.
In planetaria (dopo avere applicato la frusta) monto a crema i tuorli con lo zucchero. E' importante che assuma una consistenza cremosa quasi biancastra.
A questo punto incorporo la farina ed il lievito setacciati, a seguire la grappa.
A parte frullo le carote e le mandorle tostate e, con l'aiuto di un lecca pentole, incorporo al composto.
Questa operazione ci porta a due risultati diversi:
più frulliamo finemente le carote e le mandorle più il nostro dolce risulterà compatto.
Al contrario, se lasciamo carote e mandorle più grossolane, il dolce sarà più poroso e soffice,
(lo stesso che possiamo ottenere con la torta caprese)
Io personalmente preferisco percepire la granulosità di mandorle e carote
ed avere un dolce più soffice.
Il forno dovrà essere preriscaldato a 180° (forno statico).
Verso la massa negli stampi monoporzione opportunamente imburrati ed infarinati o spruzzati di staccante spray.
Inforno e porto a 160°C per 20-25 minuti.
Inforno e porto a 160°C per 20-25 minuti.
Io verifico la perfetta cottura con la sonda: 96°C al cuore del dolce.
Tolti dal forno tolgo dallo stampo, lascio raffreddare per circa 30 minuti e successivamente li metto in frigorifero per altri 30 minuti (l'ideale sarebbe mettere i tortini appena sfornati in abbattitore e portarli a +4°C)
Questa operazione è importante per aumentare la conservabilità del dolce.
Questa operazione è importante per aumentare la conservabilità del dolce.
Per la marmellata di arance
Metto gli spicchi di arancia privati della parte bianca in pentola, unisco il succo di limone e la buccia grattugiata del limone, porto a bollore, incorporo lo zucchero e riporto nuovamente a bollore.
Frullo il composto, lascio raffreddare e in seguito metto in frigorifero per 30 minuti (oppure metto in abbattitore e porto a +4°C)
Frullo il composto, lascio raffreddare e in seguito metto in frigorifero per 30 minuti (oppure metto in abbattitore e porto a +4°C)
CONSERVARE/SERVIRE
I tortini alla carota vanno conservati in frigorifero ma gustati a temperatura ambiente.
A me piace molto servirli capovolti, tagliati in due e sfalsando leggermente le due metà, spolvero di zucchero a velo, al centro verso un goccio di marmellata di arance e posiziono verticalmente una mandorla tostata.
Accompagno con marmellata di arance.
Si conservano in frigorifero diversi giorni.
Accompagno con marmellata di arance.
Si conservano in frigorifero diversi giorni.
Forse
è vero, mi sono un po’ addolcita
la vita mi ha smussato gli angoli
mi ha tolto qualche asperità
Il tempo ha cucito qualche ferita
E’ una regola che vale in tutto l’universo
Per tutto quello che è giusto
e forse tolto anche ai miei muscoli un po’ di elasticità
ma non sottovalutare la mia voglia di lottare
perché è rimasta uguale
non sottovalutare di me niente
sono comunque sempre una combattente
la vita mi ha smussato gli angoli
mi ha tolto qualche asperità
Il tempo ha cucito qualche ferita
E’ una regola che vale in tutto l’universo
Per tutto quello che è giusto
e forse tolto anche ai miei muscoli un po’ di elasticità
ma non sottovalutare la mia voglia di lottare
perché è rimasta uguale
non sottovalutare di me niente
sono comunque sempre una combattente
chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
e anche se la paura fa tremare
non ho mai smesso di lottare
per ogni cosa che ho desiderato
per chi mi ha chiesto aiuto
per chi mi ha veramente amato
e anche se qualche volta ho sbagliato a qualcuno
non mi ha ringraziato mai
so che in fondo ritorna tutto quel che dai
Perché è una regola che vale in tutto l’universo
chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
e anche se il mondo può far male
non ho mai smesso di lottare
E’ una regola che cambia tutto l’universo
perché chi lotta per qualcosa non sarà mai perso
e in questa lacrima infinita
c’è tutto il senso della vita
E’ una regola che vale in tutto l’universo
chi non lotta per qualcosa ha già comunque perso
e anche se il mondo può far male
non ho mai smesso di lottare
E’ una regola che cambia tutto l’universo
perché chi lotta per qualcosa non sarà mai perso
e in questa lacrima infinita
c’è tutto il senso della mia vita