domenica 14 gennaio 2018


"MARMELLATA DI ARANCE"

"come se accontentarmi fosse la scelta migliore
come se fosse troppo tardi per definizione
come se l'unica soluzione fosse quella di restare"
                                          (F. Mannoia, nessuna conseguenza)


INGREDIENTI (per circa 3 kg di marmellata)
  • Per la marmellata
  • 2.00 kg di arance sbucciate e private della parte bianca
  • 1.00 kg di zucchero semolato
  • 1      limone
  • 1      cucchiaino scarso di cannella in polvere

PREPARAZIONE

Per la marmellata
Per preparare la nostra marmellata dobbiamo scegliere delle arance al naturale, prive di trattamenti, se ne avete la possibilità quelle biologiche, perché si utilizzano anche le bucce.
Dopo aver lavato le arance e il limone le asciughiamo e, con un pelapatate, le sbucciamo avendo cura di non asportare la parte bianca delle bucce.
Poniamo in pentola gli spicchi di agrumi privi della pellicina bianca ed il succo di limone; portiamo ad ebollizione e cuociamo per circa 15 minuti.

Prepariamo in doppia cottura: quando sono trascorsi 15 minuti spegniamo il fuoco e, vista la temperatura esterna, poniamo la pentola sul davanzale per portarla velocemente a+4°C e poi la teniamo in frigorifero, coperta con la pellicola, sino al giorno successivo.


Per quanto riguarda la pellicola ricordiamo che
se i cibi sono caldi deve sempre essere messa a contatto con l'alimento stesso
se i cibi sono freddi è indifferente o meglio dipende dalla funzione che deve svolgere la pellicola.
(E' preferibile una pellicola priva di pvc)

Mettiamo in acqua bollente le bucce delle arance e del limone e dalla ripresa del bollore le lasciamo per 3-4 minuti. Ripetiamo l'operazione per 3 volte cambiando l'acqua ogni volta in modo che le bucce perdano l'amaro.
Uniamo le bucce sbollentate alla marmellata ancora calda e che lasciamo riposare 24 ore.

Trascorso questo tempo riportiamo a bollore la marmellata, uniamo lo zucchero e portiamo a bollore per 15 minuti. Quando la marmellata è pronta abbassiamo il fuoco, uniamo la cannella e frulliamo  con il frullatore ad immersione. 

La cottura è perfetta quando siamo a 110°C circa  (quando messe alcune gocce di confettura su un piano di marmo, o di acciaio, le gocce rimangono compatte e non rilasciano acqua in eccesso).
Portiamo il fuoco al minimo e invasiamo velocemente con l'aiuto di un imbuto.
Chiudiamo i vasetti con le capsule e li capovolgiamo su un piano di legno.
Già dopo poco è possibile capovolgere i vasi e verificare la presenza del sottovuoto.
Quando sono freddi li mettiamo in lavastoviglie ed eseguiamo un lavaggio breve a 65°C in modo da pastorizzare ogni vasetto.
Sarebbe pratico possedere un abbattitore per ridurre i tempi ed aumentare la sicurezza, se siamo in inverno possiamo sfruttare il balcone o un davanzale. Pentola e vasetti possono essere portati velocemente a +4°C
Una volta freddi su ogni vasetto applichiamo l'etichetta.

  
Come già detto, la conservabilità della confettura/marmellata
è data da una buona percentuale di zucchero e
e da un ridotto ph della confettura/marmellata stessa. 
Otteniamo un ph soddisfacente con l'aggiunta del limone
(mezzo limone ogni chilo di frutta). 

L'aggiunta dello zucchero in un secondo momento è per evitare la caramellizzazione dello zucchero stesso che donerebbe, alla confettura/marmellata, un colore più brunito.
Inoltre ho imparato ad evitare di macerare la frutta prima di portarla in cottura perché,
così facendo, ottenevo maggior liquido che poi veniva eliminato allungando
i tempi di cottura.
L'eccessiva concentrazione di liquido aiuta la proliferazione dei batteri
e quindi danneggia la confettura/marmellata e ne riduce la conservabilità.

Un altro elemento che mi aiuta nella buona riuscita sono i semi.
Durante la cottura metto in pentola dei semi di limone e di mela
avvolti e legati in una garza di cotone.
I semi di agrumi e di mela verde contengono alte percentuali di pectina
che viene rilasciata in fase di cottura.
Prima di frullare il preparato vado a togliere dalla pentola
il sacchetto di semi.
Non impiego mai la pectina, soprattutto perché la buccia degli agrumi ne è già molto ricca.
La pectina presente nella buccia in presenza di zuccheri e acidi (il limone) attraverso l'idrolisi forma un gel naturale con proprietà addensante e gelatinizzante che rende la marmellata bella densa.

    
Quest'anno mi sono sbizzarrita con esperimenti:
-  Al pepe nero
-  Allo zenzero
-  Ai chiodi di garofano e cannella

Al pepe nero

Per molti ma non per tutti! Ho aggiunto del pepe macinato in caduta termica, ovvero poco prima di invasare, e per richiamarne il ricordo all'occhio, ho messo in ogni vasetto 3 chicchi di pepe nero. La quantità? Io sono stata davvero parsimoniosa, il pepe non deve essere poco ma nemmeno troppo. Deve essere appena percettibile: per molti appunto, ma non per tutti!

Allo zenzero

Che dire, io lo zenzero lo metterei ovunque, ovviamente fresco e grattugiato già ad inizio cottura. Se preferite in polvere sarà importante capire la giusta quantità e in questo caso è preferibile introdurlo in caduta termica.

Ai chiodi di garofano e cannella

Richiamano in modo inequivocabile il Natale, le sere davanti al caminetto avvolti in una morbida coperta. E' preferibile introdurli in polvere e in caduta termica. Una buona alternativa è mettere i chiodi di garofano interi e la cannella in bastoncini avvolti nel sacchetto con i semi già ad inizio cottura.

  
CONSERVAZIONE/SERVIRE

I vasetti vanno conservati in dispensa, preferibilmente al riparo dal caldo e dalla luce.
E' preferibile consumarli entro 12 mesi.
Il vasetto, una volta aperto, va conservato in frigorifero e consumato entro pochi giorni.

"e invece pensa
nessuna conseguenza
di te so stare senza
non sei necessario alla mia sopravvivenza
e invece pensa io non mi sono persa
di quel che è stato non resta nessuna conseguenza" 
                                                           (Fiorella M. -nessuna conseguenza-)

  
 A te che mi dicevi 
ma tu dove vuoi andare 
che non conosci il mondo e ti puoi fare solo male 
ancora hai troppe cose da imparare
devi solamente stare zitta e ringraziare...

Parlando mi dicevi tutto questo 
e molto altro guardandomi ogni volta dall'alto verso il basso 
perché non pensavi che avrei avuto 
un giorno il coraggio

E mi sembrava di restare ferma al punto di partenza 
di non essere capace di bastare mai a me stessa 
di non avere una certezza 
di non essere all'altezza

e invece pensa 
nessuna conseguenza 
di te so stare senza
non sei necessario alla mia sopravvivenza 
e invece pensa io non mi sono persa 
di quel che è stato non resta nessuna conseguenza

E ripetevi tutto questo con quell'aria da padrone 
convincendomi a pensare che io avevo torto e tu ragione 
ma lo sai alla fine che l'amore 
se lo tieni chiuso a chiave guarda altrove

Come se accontentarmi fosse la scelta migliore 
come fosse troppo tardi sempre per definizione 
come se l'unica soluzione fosse quella di restare

e invece pensa 
nessuna conseguenza 
di te so stare senza
non sei necessario alla mia sopravvivenza 
e invece pensa io non mi sono persa 
di quel che è stato non resta 
nessuna conseguenza
nessuna conseguenza
di quel che è stato non resta 
nessuna conseguenza

A te che mi dicevi 
ma tu dove vuoi andare 
che non conosci il mondo e ti puoi fare solo male 
ancora hai troppe cose da imparare
devi solamente stare zitta e ringraziare

e invece pensa 
nessuna conseguenza 
di te so stare senza
non sei necessario alla mia sopravvivenza 
e invece pensa perchè non mi sono persa 
di quel che è stato non resta 
nessuna conseguenza
nessuna conseguenza
di quel che è stato non resta 
nessuna conseguenza
nessuna conseguenza
     



Un intenso profumo di agrumi ha riempito la casa, profumo d'inverno,
profumo di casa,  profumo di feste, profumo di affetti,
profumo di serenità,
una serenità che tutti dovrebbero avere e vivere ogni giorno
il pensiero va ad una donna che ho conosciuto recentemente
una donna che ha saputo reagire, riprendere in mano la sua vita
e quella dei suoi figli
a lei, ed ai suoi figli, il mio più grande abbraccio.