"SCOIATTOLINO"
...una manciata di nocciole da rosicchiare
proprio come uno scoiattolino nel bosco ...
Stamani un insolito risveglio, un'aria fresca entrava dalle finestre, ed ora,
una copiosa pioggia scende imperterrita su ogni cosa
facendo credere a tutti che stia arrivando l'autunno e non l'estate.
In tema di autunno un dolce che profuma di bosco
proprio come uno scoiattolino nel bosco ...
Stamani un insolito risveglio, un'aria fresca entrava dalle finestre, ed ora,
una copiosa pioggia scende imperterrita su ogni cosa
facendo credere a tutti che stia arrivando l'autunno e non l'estate.
In tema di autunno un dolce che profuma di bosco
INGREDIENTI (per una tortiera da 22-25 cm di diametro)
-
Per la frolla Milano speziata allo zenzero
-
125 g di burro morbido
-
125 g di zucchero semolato
-
50 g di uova
-
250 g di farina debole setacciata
-
qb zenzero fresco grattugiato
-
Per la base fra la pasta frolla e la massa tenerina alle nocciole
-
50 g di granella di nocciole
-
150 g di amarene sciroppate (sgocciolate)
-
Per la massa tenerina alle nocciole
-
200 g di burro morbido
-
75 g di zucchero semolato
-
180 g di uova
-
75 g di nocciole (in granella molto sottile)
-
150 g di zucchero a velo
-
150 g di farina debole setacciata
- Per la finitura:
- 100 g di granella di pistacchio
-
Per decorare/impiattare
-
qb di zucchero a velo
-
qb pistacchi e nocciole tostate
PREPARAZIONE
Per la frolla Milano speziata allo zenzero
In planetaria (dopo aver applicato la foglia) ho messo tutti gli ingredienti e ho azionato la planetaria avendo cura di non lavorare troppo l'impasto. Ho ottenuto un composto morbido ed omogeneo, liscio.
Dobbiamo avere cura di amalgamare lo zenzero grattugiato alle uova,
in modo che si distribuirà in modo uniforme nell'impasto e,
amalgamato al grasso dell'uovo sarà maggiore la percezione del suo sapore.
Ho ricavato un bel panetto quadrato dello spessore di 1-2 cm e l'ho avvolgo nella pellicola e riposto in frigorifero a +4°C
Se voi avete la fortuna di avere un
meraviglioooooooooso
abbattitore lo abbattete positivo (+4°C)
Io, in mancanza di abbattitore,
cerco sempre di preparare la pasta frolla il giorno prima
o comunque qualche ora prima.
In questo modo sarà molto semplice stendere la frolla
senza nemmeno gran bisogno di infarinare il piano di lavoro ed il mattarello.
Il composto si stenderà in modo uniforme rimanendo liscio, senza increspature.
Questo ci permetterà di avere una frolla perfetta per formare uno strato uniforme
che al taglio sarà perfettamente visibile.
Soprattutto quando abbiamo giochi di colore:
esempio una frolla al cacao (quindi scura) ed una massa torta chiara, o viceversa.
Per la massa tenerina alle nocciole
In planetaria ho montato il burro e lo zucchero con le fruste, quando il composto è risultato ben montato ho incorporato a step le uova, una alla volta e non prima che la precedente fosse ben inglobata all'impasto.
Quando il composto è stato perfettamente uniforme ho incorporato le polveri setacciate aiutandomi con un lecca-pentole (o montando la foglia sulla planetaria). Il composto rimane bagnato e morbido.
A questo punto ho "composto" il dolce.
Ho steso con il mattarello la pasta frolla dello spessore di 5-7 mm e foderato la tortiera rigorosamente imburrata ed infarinata. Preferisco sempre le tortiere a cerniera per evitare di sciupare il dolce quando lo levo dallo stampo.
Io evito di usare prodotti spray staccanti.
Sono sicuramente pratici e ci fanno guadagnare tempo
ma mi danno sempre la sensazione che lascino, sul dolce,
un retrogusto sgradevole.
La frolla deve arrivare oltre il bordo della tortiera e, con un coltello ben affilato si passa la lama a filo del bordo della tortiera stessa e si taglia la frolla in eccesso. La lama dovrà andare dall'interno della tortiera verso l'esterno. Non sarà la mano a ruotare ma la tortiera. Questo permette che la frolla stia ben aderente alla tortiera stessa.
E' inoltre preferibile bucherellare la frolla,
sia sul fondo che sui bordi,
può quindi essere pratico bucherellarla col fora-pasta
prima di adagiarla nella teglia.
Ho spolverato il fondo della frolla con la granella di nocciole, e adagiato le amarene sciroppate ben sgocciolate.
A questo punto non ho perso tempo, per evitare che il liquido in eccesso delle amarene andasse ad inzuppare lamia frolla rendendola umida e non friabile.
Ho dressato velocemente la massa tenerina nella tortiera e livellato il composto con l'aiuto di un cucchiaio: la mano sta ferma ma ruota la tortiera.
Dovremmo avere uguale altezza fra la frolla e la massa tenerina.
Se così non fosse si va a rifilare di nuovo la frolla.
Infine ho spolverato con la granella di pistacchio ed infornato subito!
Il forno dovrà essere preriscaldato a 200°C (forno ventilato)
Infornato il dolce ho porto a 180°C per 40 minuti.
Il tempo varia in base allo spessore della massa tenerina ed al diametro della tortiera.
Trovo molto comodo far fare il lavoro sporco al termometro a sonda.
Quando il dolce raggiunge, al cuore, 96°C è cotto perfettamente.
Una volta sfornata la torta andrebbe abbattuta per aumentare la sua conservabilità, io in inverno sfrutto il freddo del balcone. D'estate aspetto un poco che raggiunga la temperatura ambiente e poi ripongo in frigorifero.
Eccola decorata con zucchero a velo ma in modo non uniforme, mi piace giocare sull'asimmetrico, aggiungo qualche pistacchio e qualche nocciola tostata
bello e pronto da rosicchiare come uno scoiattolino
CONSERVAZIONE/SERVIRE
Il dolce va servito a temperatura ambiente ma meglio conservarlo in frigorifero.
E' un dolce abbastanza asciutto, io lo accompagno con lo sciroppo di amarene per esaltarne il sapore di quelle racchiuse all'interno.
"Il tempo passa e tu non passi mai"
Negramaro-Estate-
"Il primo ad arrivare fu l'ospite meno atteso. Il maestrale si presentò con un giorno di anticipo, senza preavviso e senza regalo. Ninella lo aveva sentito dal letto ed era rimasta immobile, attonita." ... "Per Ninella il maestrale era la peggiore sventura che si potesse abbattere su un matrimonio."
Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l'inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare questi due cuori c'è la moglie di don Mimì.
Destino bizzarro fa innamorare Chiara, la bella figlia di Ninella,
di Damiano, figlio di don Mimì.
287 invitati che avranno gli occhi puntati non sugli sposi ma sui genitori di questi.
Nozze che si trasformano in un evento per un timido paesino della Puglia,
fatto di tradizioni, pregiudizi, consuetudini, doveri.
Ma il destino è bizzarro,
bizzarri sono certi amori che nemmeno il tempo è in grado di spegnere.
"Ci sono amori che non lasciano nemmeno una foto, e sono i più difficili da dimenticare"
“Ogni amore custodisce almeno un segreto e solo alcuni non ne hanno timore: gli adolescenti, gli anziani e i disperati. Per tutti gli altri, la vita mette sempre trappole in cui è possibile cadere, l’importante è che nessuno ti veda.”
Io l'ho letto tutto d'un fiato,
un fine settimana raccontato in queste pagine ricche di colpi di scena,
di personaggi esilaranti, eventi dentro un evento,
la capacità di tenere la curiosità sospesa sino alla fine,
la capacità di rivelare grandi sentimenti all'interno di una commedia divertente,
la capacità di rendere vivo e autentico ogni sentimento:
bravo Luca!
Sentimenti che arrivano a "scompigliare" le consuetudini,
i pregiudizi, il "così fan tutti", i doveri, il "tener facciata davanti alle circostanze"
ma sentimenti quanto mai veri e sinceri.
C'è sempre un maestrale inaspettato che arriva nella vita di ognuno di noi:
per destino, per sfortuna...
o forse per fortuna?!
INGREDIENTI (per una tortiera da 22-25 cm di diametro)
Per la frolla Milano speziata allo zenzero
125 g di burro morbido
125 g di zucchero semolato
50 g di uova
250 g di farina debole setacciata
qb zenzero fresco grattugiato
Per la base fra la pasta frolla e la massa tenerina alle nocciole
50 g di granella di nocciole
150 g di amarene sciroppate (sgocciolate)
Per la massa tenerina alle nocciole
200 g di burro morbido
75 g di zucchero semolato
180 g di uova
75 g di nocciole (in granella molto sottile)
150 g di zucchero a velo
150 g di farina debole setacciata
Per decorare/impiattare
qb di zucchero a velo
qb pistacchi e nocciole tostate
PREPARAZIONE
Per la frolla Milano speziata allo zenzero
In planetaria (dopo aver applicato la foglia) ho messo tutti gli ingredienti e ho azionato la planetaria avendo cura di non lavorare troppo l'impasto. Ho ottenuto un composto morbido ed omogeneo, liscio.
Dobbiamo avere cura di amalgamare lo zenzero grattugiato alle uova,
in modo che si distribuirà in modo uniforme nell'impasto e,
amalgamato al grasso dell'uovo sarà maggiore la percezione del suo sapore.
in modo che si distribuirà in modo uniforme nell'impasto e,
amalgamato al grasso dell'uovo sarà maggiore la percezione del suo sapore.
Se voi avete la fortuna di avere un
meraviglioooooooooso
abbattitore lo abbattete positivo (+4°C)
Io, in mancanza di abbattitore,
cerco sempre di preparare la pasta frolla il giorno prima
o comunque qualche ora prima.
In questo modo sarà molto semplice stendere la frolla
senza nemmeno gran bisogno di infarinare il piano di lavoro ed il mattarello.
Il composto si stenderà in modo uniforme rimanendo liscio, senza increspature.
Questo ci permetterà di avere una frolla perfetta per formare uno strato uniforme
che al taglio sarà perfettamente visibile.
Soprattutto quando abbiamo giochi di colore:
esempio una frolla al cacao (quindi scura) ed una massa torta chiara, o viceversa.
senza nemmeno gran bisogno di infarinare il piano di lavoro ed il mattarello.
Il composto si stenderà in modo uniforme rimanendo liscio, senza increspature.
Questo ci permetterà di avere una frolla perfetta per formare uno strato uniforme
che al taglio sarà perfettamente visibile.
Soprattutto quando abbiamo giochi di colore:
esempio una frolla al cacao (quindi scura) ed una massa torta chiara, o viceversa.
Per la massa tenerina alle nocciole
In planetaria ho montato il burro e lo zucchero con le fruste, quando il composto è risultato ben montato ho incorporato a step le uova, una alla volta e non prima che la precedente fosse ben inglobata all'impasto.
Quando il composto è stato perfettamente uniforme ho incorporato le polveri setacciate aiutandomi con un lecca-pentole (o montando la foglia sulla planetaria). Il composto rimane bagnato e morbido.
A questo punto ho "composto" il dolce.
Ho steso con il mattarello la pasta frolla dello spessore di 5-7 mm e foderato la tortiera rigorosamente imburrata ed infarinata. Preferisco sempre le tortiere a cerniera per evitare di sciupare il dolce quando lo levo dallo stampo.
Io evito di usare prodotti spray staccanti.
Sono sicuramente pratici e ci fanno guadagnare tempo
ma mi danno sempre la sensazione che lascino, sul dolce,
un retrogusto sgradevole.
La frolla deve arrivare oltre il bordo della tortiera e, con un coltello ben affilato si passa la lama a filo del bordo della tortiera stessa e si taglia la frolla in eccesso. La lama dovrà andare dall'interno della tortiera verso l'esterno. Non sarà la mano a ruotare ma la tortiera. Questo permette che la frolla stia ben aderente alla tortiera stessa.
E' inoltre preferibile bucherellare la frolla,
sia sul fondo che sui bordi,
può quindi essere pratico bucherellarla col fora-pasta
prima di adagiarla nella teglia.
Ho spolverato il fondo della frolla con la granella di nocciole, e adagiato le amarene sciroppate ben sgocciolate.
A questo punto non ho perso tempo, per evitare che il liquido in eccesso delle amarene andasse ad inzuppare lamia frolla rendendola umida e non friabile.
A questo punto non ho perso tempo, per evitare che il liquido in eccesso delle amarene andasse ad inzuppare lamia frolla rendendola umida e non friabile.
Ho dressato velocemente la massa tenerina nella tortiera e livellato il composto con l'aiuto di un cucchiaio: la mano sta ferma ma ruota la tortiera.
Dovremmo avere uguale altezza fra la frolla e la massa tenerina.
Se così non fosse si va a rifilare di nuovo la frolla.
Se così non fosse si va a rifilare di nuovo la frolla.
Infine ho spolverato con la granella di pistacchio ed infornato subito!
Il forno dovrà essere preriscaldato a 200°C (forno ventilato)
Infornato il dolce ho porto a 180°C per 40 minuti.
Il tempo varia in base allo spessore della massa tenerina ed al diametro della tortiera.
Trovo molto comodo far fare il lavoro sporco al termometro a sonda.Quando il dolce raggiunge, al cuore, 96°C è cotto perfettamente.
Una volta sfornata la torta andrebbe abbattuta per aumentare la sua conservabilità, io in inverno sfrutto il freddo del balcone. D'estate aspetto un poco che raggiunga la temperatura ambiente e poi ripongo in frigorifero.
Eccola decorata con zucchero a velo ma in modo non uniforme, mi piace giocare sull'asimmetrico, aggiungo qualche pistacchio e qualche nocciola tostata
bello e pronto da rosicchiare come uno scoiattolino
CONSERVAZIONE/SERVIRE
Il dolce va servito a temperatura ambiente ma meglio conservarlo in frigorifero.
E' un dolce abbastanza asciutto, io lo accompagno con lo sciroppo di amarene per esaltarne il sapore di quelle racchiuse all'interno.
E' un dolce abbastanza asciutto, io lo accompagno con lo sciroppo di amarene per esaltarne il sapore di quelle racchiuse all'interno.
"Il tempo passa e tu non passi mai"
Negramaro-Estate-
"Il primo ad arrivare fu l'ospite meno atteso. Il maestrale si presentò con un giorno di anticipo, senza preavviso e senza regalo. Ninella lo aveva sentito dal letto ed era rimasta immobile, attonita." ... "Per Ninella il maestrale era la peggiore sventura che si potesse abbattere su un matrimonio."
Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l'inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare questi due cuori c'è la moglie di don Mimì.
Destino bizzarro fa innamorare Chiara, la bella figlia di Ninella,
di Damiano, figlio di don Mimì.
287 invitati che avranno gli occhi puntati non sugli sposi ma sui genitori di questi.
Nozze che si trasformano in un evento per un timido paesino della Puglia,
fatto di tradizioni, pregiudizi, consuetudini, doveri.
Ma il destino è bizzarro,
bizzarri sono certi amori che nemmeno il tempo è in grado di spegnere.
"Ci sono amori che non lasciano nemmeno una foto, e sono i più difficili da dimenticare"
“Ogni amore custodisce almeno un segreto e solo alcuni non ne hanno timore: gli adolescenti, gli anziani e i disperati. Per tutti gli altri, la vita mette sempre trappole in cui è possibile cadere, l’importante è che nessuno ti veda.”Io l'ho letto tutto d'un fiato,
un fine settimana raccontato in queste pagine ricche di colpi di scena,
di personaggi esilaranti, eventi dentro un evento,
la capacità di tenere la curiosità sospesa sino alla fine,
la capacità di rivelare grandi sentimenti all'interno di una commedia divertente,
la capacità di rendere vivo e autentico ogni sentimento:
bravo Luca!
Sentimenti che arrivano a "scompigliare" le consuetudini,
i pregiudizi, il "così fan tutti", i doveri, il "tener facciata davanti alle circostanze"
ma sentimenti quanto mai veri e sinceri.
C'è sempre un maestrale inaspettato che arriva nella vita di ognuno di noi:
per destino, per sfortuna...
o forse per fortuna?!
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